Qualche tempo fa lessi il libro di Jacques Attali, “Breve storia del futuro” del 2016 e voglio condividere i suoi pensieri e fare qualche riflessione, anche perché a distanza di due anni dalla sua stesura, alcune sue considerazioni sembrano delinearsi all’orizzonte!
Ho letto diversi suoi libri e in più di un’occasione la sua lungimiranza mi ha stupito.
Attali, seppur ultrasettantenne, è decisamente ancora lucido ed ha una visione d’insieme che pochi riescono ad avere.
Ecco perché, visto che siamo all’inizio dell’anno qualche riflessione potrebbe essere interessante, poi ognuno si crea la sua idea di futuro e soprattutto quale sarà il suo posto nel futuro.
Attali parte da lontano per prospettarci il futuro. Ed è assolutamente giusto analizzare la storia.
Il mio professore di Storia Contemporanea, alla Statale di Milano, un uomo di una cultura incredibile oltre che grande signorilità, insomma tutte cose démodé, Prof. Alceo Riosa definiva così l’utilità della storia: ” conoscere il passato serve per capire il presente e proiettarsi nel futuro”
Cerco di spiegare i passaggi storici più significativi per andare al cuore dell’argomento: “IL FUTURO”
Intorno al 1200 a.C. si forma l’ideale greco giudaico, il popolo ebraico e il popolo greco sono molto simili, per loro ogni uomo è uguale all’altro, la povertà è una maledizione e si pensa che il futuro dell’uomo sulla terra possa e debba essere migliore che il passato.
Intorno all’anno 1000 a.C., per difendersi dai filistei, il popolo ebraico si rassegna a dar vita a una monarchia in due regni, poco tempo dopo i mercanti di Atene fanno valere i propri diritti nei confronti dei proprietari delle campagne circostanti inventando, a loro esclusivo beneficio, i rudimenti di ciò che diventerà la democrazia e la moneta.
La prima abbatte gli imperi dinastici. e, la seconda consente di esprimere il valore di qualsiasi oggetto, secondo una misura unica. entrambe mirano a sottrarre il potere ai sacerdoti ed ai militari per affidarlo ai Mercanti.
La visione greco giudaica pone le basi all’ordine mercantile.
I filosofi Greci definiranno la libertà come una finalità, il rispetto di un codice morale una condizione per la sopravvivenza. e, la ricchezza un dono dal cielo la povertà una minaccia. Da questo momento Libertà individuale e ordine Mercantile saranno inseparabili.
Nei secoli successivi mentre in Mesopotamia i persiani ponevano fine al bimillenario Impero Egizio, un letterato cinese Lao Tse afferma:
La felicità sta nella non-azione e che la sola vera libertà è quella che ti permette di non dipendere dai tuoi desideri.
Intanto, in India, un ricco principe Gautama, rifiuta di succedere al padre e diventa il “risvegliato” -Buddha– e dona nuova vita all’antica dottrina della regione: l’induismo.
Poco tempo dopo, in Cina, un altro letterato, Confucio, spiega che la felicità esige il rispetto dell’educazione, della famiglia, delle tradizioni, della gerarchia e degli anziani.
E’ qui che va collocata la grande svolta di cui siamo eredi e di cui il futuro porterà a lungo i segni: l’Asia intende liberale l’uomo dei propri desideri mentre l’Occidente desidera permettergli di essere libero di realizzarli. L’una sceglie di considerare il mondo come un’illusione, l’altro di farne l’unico luogo d’azione della felicità.
L’una parla di trasmigrazione delle anime l’altra della loro salvezza.
Nel Mediterraneo Roma diventa una repubblica (510 a.C.) Atene resiste, con l’aiuto di Sparta, all’impero persiano. E’ la prima volta che una realtà piccola come quella di Atene resiste ad un impero, il piccolo mondo mercantile che si era creato e che nessuno prendeva sul serio dimostra una smania interiore ed una voglia selvaggia di vivere libero e di poter resistere a cose molto più grandi di lui.
Dopo circa quarant’anni di guerra i persiani, finanziando Sparta, riescono a distruggere Atene che nel 404 a.C. viene sconfitta proprio per mano degli spartani.
Da qui Attali cerca di darci le prime lezioni universali:
- quando una superpotenza viene attaccata da un rivale, spesso è una terza a spuntarla.
- il vincitore spesso fa propria la cultura del vinto
- il potere sul mondo continua a spostarsi verso ovest
Procedendo spediti nei secoli arriviamo intorno al 600 d.C. in Cina il buddhismo diventa religione di Stato, in Arabia nel 622 d.C. nasce il profeta Maometto che dà vita al Corano e all’Islam.
In meno di un secolo questa forza al contempo religiosa, politica e militare pone fine con le armi a imperi millenari in nome di una nuova forma di monoteismo.
Le truppe dei successori del profeta Maometto costituiscono un nuovo impero leggero quasi nomade.
Per finanziare i propri eserciti questi, insediati a Damasco e poi a Bagdad utilizzano per la prima volta i banchieri ebrei.
In poco tempo le truppe del califfato conquistano il Medioriente, la Mesopotamia, lEgitto, l’Africa del nord e la Spagna convertendo i popoli con la forza così come fanno i principi cristiani in Europa prima di essere fermati a Poitiers dai franchi.
Nel 1148 dei musulmani gli Almohadi, dottori di fede giunti dal sud del Marocco, proibiscono ai musulmani di studiare il pensiero greco e cacciano gli ebrei e i cristiani dal loro impero.
L’Islam trionfa ancora in oriente ma questa volta chiudendosi alla scienza e cacciando le Elite non musulmane. Perde quindi ogni possibilità di controllare la direzione dell’ordine mercantile e declina.
Comincia a formarsi un nuovo ordine cioè il potere religioso e quello militare, perdono poco a poco il controllo dell’economia e della politica, si afferma una nuova classe dirigente composta da mercanti e finanzieri che erge la propria libertà a valore supremo.
Affermazione dell’ordine mercantile
Il mondo cambia radicalmente e velocemente: i due grandi imperi quello cinese e quello musulmano, voltano le spalle alla competizione imposta dall’ordine mercantile.
Questi avvenimenti della metà del XII secolo esercitano, secondo Attali, un grandissimo peso sul nostro presente, e più ancora lo avranno sul nostro futuro.
Questa nuova classe dirigente composta da mercanti e finanzieri, sfrutta schiavi, contadini, salariati ed artigiani e fa del controllo degli utensili di lavoro lo strumento del proprio potere.
Ha così inizio il lavoro salariato, la nuova élite si allea con la Chiesa, la cui prevenzione nei confronti dei mestieri che hanno a che fare col denaro diminuisce nello stesso tempo in cui aumentano le restrizioni che impone alla sessualità.
L’ordine Mercantile quindi approfondisce l’ideale greco-giudaico dando forma alla libertà di circolare, innovare, creare, fare fortuna.
L’elite non sono né pacifiste né liberali, hanno bisogno di uno Stato forte per instaurare e difendere il proprio diritto di proprietà che al momento viene difeso da mercenari.
La libertà mercantile e politica diventa il motore della storia
A Differenza dei due ordini mondiali precedenti, cioè religioso e militare, l’ordine mercantile parla un’unica lingua: la lingua del mercato, che si organizza senza sosta in una forma unica intorno ad un solo centro: il cuore, e lo sviluppa concentrando tutte le risorse dell’ordine mercantile fino a quando una crisi o una guerra non arriva a rimpiazzare un cuore con un altro.
Il nuovo ordine è dato dal mercato e dalla democrazia che sono fondati sull’organizzazione della competizione. L’accumulazione del capitale, nel lunghissimo termine, non può essere fatto da un’azienda né da una famiglia ma deve essere una città o uno Stato il cuore del capitalismo infine la competizione presuppone una battaglia, ci sarà dunque un legame tra: mercato, democrazia e potenza militare!
Ogni cuore deve quindi necessariamente avere un vasto retroterra per sviluppare l’agricoltura, finanziare l’esercito, deve avere un grande porto per esportare i prodotti, deve reagire ad una possibile penuria con strategia decisionista per conquistare un ascendente sugli altri: le loro armi sono l’imitazione, il rigore, la forza, il dirigismo, il protezionismo, il controllo dei cambi. Ogni cuore assume allora il controllo, all’interno e all’esterno, delle risorse energetiche, dei mezzi di comunicazione ed arrivano, in men che non si dica, banchieri, artisti, intellettuali, innovatori, mercenari che finanziano lo sviluppo del cuore.
Forma dopo forma, ogni cuore, rovinato dalle proprie spese, lascia il posto ad un rivale, che generalmente non è uno di quelli che lo attaccano ma un’altra potenza che, durante la battaglia, si è preoccupata di far nascere un’altra cultura, un’altra dinamica di crescita intorno ad una nuova classe creativa.
Secondo Attali, l’ordine mercantile ha conosciuto nove forme di sviluppo e nove cuori che possiamo identificare con il nome delle città: Bruges, Venezia, Anversa, Genova, Amsterdam, Londra, Boston, New York, Los Angeles.
Tutte e nove le forme hanno conosciuto il declino a causa degli sforzi per la difesa della forma stessa, dando spazio alla nuova forma ed al nuovo cuore.
Da quando si è instaurato l’ordine mercantile lo sviluppo è andato in un’unica direzione: generalizzazione della libertà politica ed individuale.
Non mi soffermo sullo studio dello sviluppo delle nove forme evidenziate da Attali e sul loro declino, ma desidero, dopo queste doverose premesse andare ad analizzare le ondate di futuro che Attali divide in quattro e che sono il vero argomento dell’articolo.
Prima ondata di futuro
Gli Stati Uniti possono riprendere a crescere e il cuore rimarrà Los Angeles ancora per qualche tempo, la classe californiana non è mai stata così inventiva, ricca e promettente.
I profitti delle grandi imprese americane non hanno mai raggiunto simili livelli, il dominio militare e tecnologico degli Stati Uniti non è mai stato così grande come lo è oggi, l’innovazione industriale finanziaria americana non è mai stata così trionfante e gli Stati Uniti non hanno mai dominato tanto il mondo, militarmente, politicamente, economicamente, culturalmente e persino demograficamente, ancora sono il terzo paese al mondo più popoloso e lo saranno ancora nel 2040 con circa 380 milioni di abitanti e non vi è nulla all’orizzonte prevedibile che sembra trovarsi nelle condizioni di sostituire Wall Street come prima piazza finanziaria mondiale.
Inoltre, ad oggi non sembra esserci nessun rivale credibile, né in Europa, né in Asia al modello americano. Ancora oggi gli Stati Uniti rappresentano il miglior rifugio economico, politico e finanziario, per cui è prevedibile che Los Angeles resterà per qualche tempo ancora il centro culturale, tecnologico e industriale del paese, Washington la capitale politica e New York la metropoli finanziaria del mondo.
Gli Stati Uniti conserveranno il controllo della tecnologia di difesa, dello stoccaggio, della gestione e trasmissione dei dati, della microelettronica, dell’energia, delle telecomunicazioni, dell’aeronautica, dei motori, dei materiali, dei sistemi di guida, questo almeno fino al 2025.
Nel 2025 il Pil mondiale sarà cresciuto verosimilmente dell’80% e il reddito medio di ogni abitante del pianeta della metà.
Molti poveri saranno entrati, in misura significativa, nell’economia di mercato come lavoratori e come consumatori.
Verranno commercializzati prodotti adatti al loro potere di acquisto.
Nel 2025 il microcredito si estenderà ad almeno 500 milioni di famiglie e la micro assicurazione consentirà di garantire alle famiglie più disagiate una copertura sociale minima, parallelamente si estenderà la democrazia:
nessun regime autoritario ha mai resistito a lungo nell’abbondanza.
Nel 2025 l’Eurozona non riuscirà ancora a dotarsi di istruzioni politiche, sociali e militare integrate: saranno necessarie serie minacce alla sua sicurezza, che saranno percepite solo in seguito con la quarta ondata di futuro.
Per mancanza di una modernizzazione del sistema di insegnamento superiore, della capacità di suscitare innovazione e di accogliere gli stranieri, l’Unione Europea non riuscirà a radunare una nuova classe dirigente, per mancanza di sufficiente dinamismo demografico, mancato ricambio generazionale in particolare in Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Germania prolungando l’attuale tendenza: nel 2025 l’Europa rappresenterà il 17% del PIL contro il 21% del 2014 ed il PIL per abitante europeo sarà solo la metà di quello americano rispetto al 70% circa del 2014, naturalmente, un guizzo politico decisionista potrebbe cambiare questi dati.
La mercificazione del tempo
La velocità delle innovazioni accelererà ancora il ciclo produttivo; dalla creazione, produzione e commercializzazione di un mese di oggi, a quattro giorni per gli alimentari e l’abbigliamento; quello delle automobili ed elettrodomestici già ridotto da 5 anni a due anni sarà presto di sei mesi, quello dei medicinali passerà da sette a quattro anni e anche la durata della vita dei marchi diminuirà, gli azionisti delle grandi società saranno sempre più volatili, capricciosi, sleali, indifferenti alle esigenze a lungo termine dell’impresa in cui investono.
Diventerà sempre più difficile distinguere tra lavoro, consumi, trasporti, intrattenimento e formazione. I consumatori continueranno ad essere molto indebitati senza che, come pensava già Tocqueville, ciò pesi loro più di una costrizione che limiti la frenesia del consumo.
La nona forma continuerà a creare le condizioni di una vita urbana sempre più solitaria con partner sessuali e affettivi sempre più effimeri, la paura di un legame, la fuga di fronte all’attaccamento, l’apparente indifferenza, diventeranno delle forme di seduzione. L’apologia dell’individuo, del corpo, dell’autonomia, dell’individualismo e l’ego, del sé, i valori assoluti.
Per gestire questo tempo mercantile domineranno due industrie che già dominano l’economia mondiale: le assicurazioni e l’intrattenimento.
L’Ubiquità nomade
Prima del 2025 eccetto i poveri, tutti saranno connessi in qualsiasi luogo a tutte le reti di informazioni attraverso infrastrutture ad alta velocità, mobili come HSDPA, Wii bro, Wi-Fi Will Marx e fibra. Quindi tutti si troveranno dappertutto.
Già adesso gli abitanti delle città della Corea sono servite da reti di telefonia mobile HSDPA 10 volte più efficienti di quelle 3G, e da un accesso mobile a Internet ad alta velocità Wii bro.
Queste infrastrutture digitali permetteranno così alla collettività di gestire meglio la sicurezza urbana, l’intasamento di trasporti e la prevenzione delle catastrofi sarà possibile. Le video conferenze in 3D saranno anch’esse possibili.
Prima del 2025 in un unico oggetto nomade universale sarà compreso il telefono, l’agenda, il computer, il lettore di musica, il televisore, libretto degli assegni, carta d’identità e mazzo di chiavi.
I computer saranno a bassissimo costo con l’uso di tecnologie open source come Linux consentiranno l’accesso a queste reti ad un prezzo irrisorio.
Si svilupperanno sempre più motori di ricerca semantici e personalizzati attraverso siti cooperativi, quelli di scambio gratuito di contenuti e di consulenza, le radio e le televisioni nomadi.
Verranno creati dei robot domestici che verranno utilizzati per l’assistenza a domicilio e saranno di aiuto alle persone con handicap, anziani, ai lavoratori e alle forze di sicurezza. Ma saranno soprattutto dei sorveglianti!
In Corea per esempio l’obiettivo è quello di dotare prima del 2025 ogni abitazione coreana di questi robot in grado di assolvere le mansioni domestiche.
Prodotti, macchine e persone saranno quindi muniti di un’etichetta identificativa, funzionante con radiofrequenze che consentirà all’impresa di migliorare la qualità dei prodotti, la produttività delle fabbriche e delle reti di distribuzione.
Essendo tutti connessi nello spazio e nel tempo intorno al 2025 l’ubiquità nomade si convertirà in un “ipersorveglianza” che come vedremo sarà la caratteristica della forma successiva dell’ordine mercantile.
L’Invecchiamento del mondo
Nel futuro la natalità diminuirà e in alcuni paesi l’invecchiamento sarà così pronunciato che la popolazione decrescerà: in confronto con il 2015, ad esempio la popolazione giapponese potrebbe essere diminuita addirittura del 14%; del 22% quella italiana; del 30 e del 50% in Bulgaria, in Georgia, nei paesi baltici, in Russia e in Ucraina.
Le persone anziane saranno politicamente maggioritarie, imporranno la priorità al presente, la stabilità dei prezzi e rinvieranno i carichi alle generazioni future.
Le città del domani
Nel 2025 Tokio e Mumbai avranno oltre 30 milioni di abitanti. Ci saranno 24 città asiatiche con più di 10 milioni di abitanti. Ci saranno dei flussi migratori enormi, masse di cinesi si muoveranno dalla Cina alla Siberia, il 70% del territorio russo si sta spopolando e terre agricole molto fertili vengono abbandonate per ripopolarle saranno ricercati i cinesi. Questo flusso aumenterà con il moltiplicarsi dei matrimoni russo cinese e una massa considerevole di cinesi invaderà a poco a poco la Russia nel complesso nel 2025 i lavoratori stranieri in Russia saranno almeno 15 milioni ossia il 20% della popolazione attiva; gli slavi ricominceranno a veder spuntare l’immemorabile minaccia dell’invasioni mongole.
Ci saranno sempre più spostamenti volontari che liberamente sceglieranno di partire per non dover dipendere più da un paese dove rifiutano il sistema fiscale, legislativo e addirittura la cultura.
Il mondo sarà così sempre più pieno di anonimi volontari che come ultima libertà si sono scelti una nuova identità. Già adesso in Giappone 90.000 persone, i cosiddetti evaporati, spariscono ogni anno per cambiare vita nell’anonimato delle grandi città.
Nel complesso nel 2025, circa 50 milioni di persone si autoesilieranno ogni anno.
Penurie insormontabili
Dal punto di vista energetico i dati sono più preoccupante le riserve basteranno soltanto per i prossimi 230 anni per quanto riguarda il carbone; 70 anni per quanto riguarda il gas;40 anni per il petrolio.
Anche se in materia di petrolio bisogna tener presente le nuove invenzioni cioè il petrolio pesante del Venezuela, le sabbie bituminose del Canada, nonché gli scisti bituminosi.
Le sole sabbie bituminose canadesi potrebbero costituire una quantità di energia equivalente a tutto il petrolio della Arabia Saudita anche se la loro estrazione è ecologicamente disastrosa e necessita di apporti energetici importanti e l’estrazione di petrolio degli scisti bituminosi comporta un dispendio sotto forma di carbone di quantità di energia superiore a quello che potrebbero recuperare sotto forma di petrolio.
Il gas sembrerebbe essere considerevolmente più abbondante anche se necessiterà di forti investimenti per il trasporto, accompagnati da rilevanti rischi geopolitici; inoltre tra vent’anni sarà possibile convertire economicamente il carbone in gas e il gas in prodotti petroliferi cosa che raddoppierà ancora la quantità di petrolio disponibile. L’energia nucleare sarà sempre più utilizzata e saranno fatti progressi in materia di sicurezza; l’energia solare, così come quella eolica diventeranno fonti inesauribili solo quando saranno stoccabili.
Il problema maggiore sarà rappresentato dai gas serra immessi nell’aria in principal modo dall’anidride carbonica, solo la Cina nel 2030 riverserà nell’aria l’equivalente di una centrale elettrica di 1000 MW al mese questo farà innalzare sensibilmente la temperatura dell’atmosfera con tutte le conseguenze del caso. Altro problema conseguente al primo è lo scioglimento delle calotte polari, tra il 1990 ed il 2009 tre degli otto milioni di ghiacciai, una delle più grandi fonti di acqua potabile, della Groenlandia sono scomparsi.
Già oggi muoiono circa 10.000 persone al giorno per mancanza di acqua potabile o per aver ingerito acqua contaminata, nel 2025 metà della popolazione mondiale non avrà facile accesso all’acqua potabile. Altro dato attuale, la riduzione della diversità animale e vegetale, ogni anno sembra scompaiono circa 26.300 dei 1,75 milioni di specie ad oggi inventariate e dei 14 milioni che sembra esistano.
Si avrà un innalzamento del livello degli oceani e quindi scomparsa di tutta una serie di città che sono a livello del mare cioè esempio Venezia ed Amsterdam. Si susseguiranno catastrofi naturali, ovviamente si sposteranno gli animali, avremo farfalle e cicale in Scandinavia e mantidi religiose.
Dopo il 2025 sparirà la nona forma, la produzione rallenterà la disoccupazione raggiungerà proporzioni fino a quel momento sconosciute. I capitali abbandoneranno il dollaro ed investiranno altrove in particolare in fondi speculativi gestivi su Internet a partire dai paradisi fiscali e quindi incontrollabili.
Il sistema bancario perderà il suo potere l’abbassamento dei tassi di interesse minaccerà gli attivi e la redditività degli assicuratori.
Ancora una volta la redditività dei capitali potrà essere mantenuta provvisoriamente solo con l’aumento del valore degli attivi e l’effetto leva, come durante ogni bolla. Quindi si creerà l’ennesima bolla finanziaria che porterà con sé una nuova crisi finanziaria ben più ampia di quella del 2008 e questa volta porterà un ripiegamento dell’America sul suo territorio e una rimessa in discussione della supremazia del dollaro e al declino relativo ma irreversibile dell’onnipotenza geopolitica America.
l’America non sarà più in grado di trattenere sul proprio territorio la parte più consistente dei profitti realizzati dalle sue imprese.
Le spese per l’organizzazione interna ed estera, cresceranno così tanto che il deficit strutturale della loro bilancia dei pagamenti diventerà insormontabile.
L’Asia, che garantirà ancora la maggior parte del suo finanziamento, avrà bisogno delle proprie risorse per ridurre le disuguaglianze tra regioni, lottare contro i disordini urbani, mettere in piedi il proprio sistema di assicurazioni sociali e delle pensioni.
Pechino, il cui regime politico diventerà sempre più duro deciderà di non finanziare più il deficit americano a basso costo e di far rientrare per precauzioni capitali investiti in titoli americani svalutari.
Altre banche centrali straniere cominciarono così a equilibrare le proprie riserve in altre valute.
Il Tesoro americano dovrà proporre un rendimento molto più elevato ai propri titoli, appesantendo il costo per gli americani, in altri paesi, a partire dall’America Latina, l’Asia, l’Africa e persino l’Europa rifiuteranno il dominio americano. Anche il modello della democrazia di mercato verrà contestato, non sarà più sinonimo di efficacia ecologica ed apparirà incapace di rispondere alle scommesse di lungo periodo.
Intorno al 2025 gli Stati Uniti potrebbero diventare allora una socialdemocrazia di tipo scandinavo oppure una dittatura militare o forse prima luna e poi l’altra.
Non sarebbe la prima volta che avremo una brutta sorpresa simile, il primo dirigente ad applicare dei principi che permettessero di uscire dalla crisi dell’ottava forma fu Mussolini, il secondo Lenin, il terzo Hitler, Roosevelt non fu che il quarto.
Le élite si sposteranno verso le città e le regioni che si saranno rivelate più creative altrove nel mondo e questo porterà alla fine dell’impero americano e somiglierà a ciò che successe a suo tempo a Venezia, Genova, Anversa, Amsterdam, Londra, all’Impero romano.
Seconda ondata di futuro: Un mondo policentrico (2025-2035)
Il cuore della 10ª forma mercantile potrebbe ancora essere negli Stati Uniti proprio per la potenza che ancora oggi hanno e potrebbe ancora essere in California più spostato verso il Messico e potrebbe portare un grosso sviluppo dal Messico del Nord fino al Canada meridionale.
Tuttavia questo scenario difficilmente si riuscirà a vedere per il 2025 in quanto gli Stati Uniti usciranno alla fine di questo nono cuore mercantile stanchi del potere, stanchi dell’ingratitudine di coloro ai quali hanno garantito la sicurezza e si considereranno anche loro vittime quindi avranno bisogno di riprendere fiato, di occuparsi di se stessi, di visionare le proprie finanze, di curarsi le ferite, di accrescere il benessere dei propri abitanti, non vorranno più assumersi rischi militari, finanziari e politici inerenti al controllo del cuore.
Già adesso gli americani giustificano la presenza di truppe in territorio non americano come difesa del territorio nazionale e non come produzione o difesa di valori universali. Con Trump stiamo vedendo una nuova ondata di protezionismo. Allora ci potrebbe essere una fase di transizione e ci potrebbero essere altri luoghi possibili come 10º cuore mercantile che potrebbero correre lungo lasse collegato con la ferrovia con i treni ad alta velocità esempio Londra Milano passando per Bruxelles Francoforte, Parigi e la Germania.
Potrebbe essere anche qui il nuovo cuore purché ci sia un’integrazione politico, industriale e militare. Allora questa regione potrebbe sostituire la California e l’euro potrebbe sostituire il dollaro ma senza dubbio ciò non accadrà comunque prima di forti scossoni proprio all’interno dell’Europa.
Un’altra possibilità di cuore potrebbe essere tra Stoccolma Helsinki ed Oslo. Qui esistono delle condizioni relazionali eccezionali, industrie di punta, eccellenti università, maggiori risorse petrolifere, un alto livello di istruzione, una grandissima sicurezza, una eccezionale protezione sociale, un’alta qualità di vita, che paradossalmente il riscaldamento climatico migliorerà pur minacciando le coste, ma secondo Attali questo sarà difficile perché i paesi nordici sono più propensi a proteggersi dai pericoli del mondo anziché attirare l’attenzione dei nemici della Libertà.
Due città asiatiche, Shanghai e Mumbai potrebbero concorrere per la formazione del 10º cuore ma la Cina non è pronta a sostituire gli Stati Uniti.
Anche l’Islam potrebbe concorrere con città come Il Cairo, Ankara o Islamabad o più verosimilmente Giacarta ma anche nel 2025 saranno assolutamente lontani da poterselo permettere.
In questo mondo potenzialmente senza cuore nel 2025 potrebbero emergere 12 paesi come potenze economiche e politiche: la zona euro, il Giappone, la Cina, l’India, la Russia, l’Indonesia, la Corea, l’Australia, Il Canada, il Sudafrica, il Brasile ed il Messico.
L’Asia dominerà il mondo, circa i due terzi degli scambi commerciali del pianeta avverranno attraverso il Pacifico e la produzione dell’Asia sarà oltre il 50% di quella mondiale.
Intorno al 2040 si assisterà ad una battaglia tra il mercato globale e le democrazie legali, questa condurrà alla vittoria impensabile oggi del capitalismo sugli Stati Uniti come anche del mercato sulle democrazie, il capitalismo sarà solo più vitale, più dinamico, più promettente, più dominatore e coloro che ne avranno annunciato i funerali ancora una volta ne faranno le spese.
Terza ondata di futuro: L’Iperimpero (2035-2050)
Intorno al 2040 sotto il peso delle esigenze del mercato e grazie a nuovi mezzi tecnologici, l’ordine del mondo si unificherà intorno ad un mercato divenuto planetario senza che nessuno Stato gli possa resistere.
Avrà inizio l’Iperimpero con la destrutturazione dei servizi pubblici e quindi della democrazia, degli Stati e delle stesse nazioni.
Questo mercato mondiale unificato e senza Stato resterà stabilmente fedele ai valori del vecchio cuore californiano.
L’impero continuerà a essere in parte ideologicamente americano. I beni di consumo saranno ampiamente il prolungamento degli oggetti nomadi, così come lo saranno la cultura (meticcia), lo stile di vita (precario), i valori (individualisti), l’ideale (narcisistico).
Verranno impiegate nuove forme di energia, 1 g di deuterio unito al trizio potrà fornire altrettanta elettricità pari a 3 tonnellate di petrolio.
I servizi per l’istruzione, la salute, la sovranità verranno progressivamente sostituiti dalle macchine prodotte in serie e apriranno la strada all’iper-sorveglianza
Questi sorveglianti risponderanno sempre agli imperativi finanziari dell’ordine mercantile quindi a caccia di nuovi mezzi per ridurre il tempo necessario alla produzione di beni e servizi, aumentare la capacità delle reti, ridurre le spese collettive, ottimizzare l’uso del tempo, trasformare desideri e bisogni in ricchezza commerciali.
Questo processo si svolgerà in due tappe iper sorveglianza e auto sorveglianza.
Intorno al 2040 faranno la loro comparsa dei dispositivi auto sorveglianti che permetteranno il controllo del consumo di energia, di acqua, di materie prime, di auto sorvegliare i propri risparmi, il proprio patrimonio, queste macchine sostituiranno quelle che oggi sono lo specchio, la bilancia, il termometro, l’alcol test, gli elettrocardiogrammi, ci saranno innumerevoli sensori che misureranno tutti i parametri e li compreranno con un valore normale, e annunciano il risultato del test ad ognuno di noi.
Chip elettronici sottocutanei registreranno e trasmetteranno di continuo i battiti del cuore, la pressione, il tasso di colesterolo, videocamere in miniatura, sensori elettronici, Bío segnalatori, nanomotori consentiranno a tutti di misurare costantemente i parametri del proprio corpo.
Lo Stato quindi verrà destrutturato le nazioni saranno soltanto delle Oasi in competizione tra loro per attirare carovane di passaggio, i paesi saranno abitati in modo stabile solo dai sedentari e dai più deboli.
La mercificazione assoluta del tempo
Il capitalismo volgerà allora al termine: distruggerà tutto ciò che non è se stesso.
L’uomo sarà sempre più solo, questo lo porterà a consumare di più, si controllerà di più, si prenderà più cura di se stesso, si formerà di più si distrarrà al fine di colmare la solitudine.
Ci sarà una libertà individuale senza limiti almeno in apparenza, l’uomo percepirà il mondo come una totalità al proprio servizio nel limite delle norme imposte dalle assicurazioni al suo comportamento individuale.
Anche le imprese saranno nomadi.
Le vittime di questo sistema sono quelli che chiameremo infra-nomadi che nel 2040 saranno oltre 2 miliardi e mezzo, saranno quelli indeboliti che non avranno possibilità finanziarie, non avranno standard e centri di assistenza e non avranno accesso al mercato.
Le reti sociali e le imprese che gestiranno i dati saranno i padroni dell’Iperimpero.
Le banche e le istituzioni finanziarie si doteranno, già lo fanno, di organismi prudenziali mondiali, che ogni mese riuniranno presso la banca dei Regolamenti Internazionali, a Basilea, i presidenti delle principali banche centrali del mondo.
Questo comitato ha già emanato (sotto il nome di Basilea 1 e poi Basilea 2) delle regole contabili finanziabili applicabili, senza che nessuna legge mondiale lo stabilisca, a tutte le banche del pianeta.
Un simile organismo di coordinamento di tutte le banche centrali un giorno tenterà, d’autorità, di imporre una parità stabile tra le principali monete del mondo ingiungendo delle norme di bilancio agli Stati.
Poi farà emergere una pseudo moneta al mondiale e tenterà di contrastare le monete private.
La fine della libertà in nome della libertà
L’Iperimpero arriverà così a considerare la terra una prigione e un’oasi per l’umanità, quindi l’uomo tenterà l’ultima prova di forza: uscire da sé stesso. Provare a prodursi come un oggetto per cercare di andare a vivere altrove, fuori da sé stesso.
Da sempre d’altronde la specie umana cerca di prendere le distanze dal proprio sistema di riproduzione per distinguersi dal regno animale.
Si è dapprima sforzata di negare la funzione riproduttiva della sessualità, poi di attribuirle un altro significato. Nell’ordine il rituale, la maggior parte delle cosmogonie afferma, che ciò che contraddistingue gli dei e il fatto di non essere nati da una relazione sessuale. In particolare, le religioni monoteiste considerano la sessualità come un obbligo imposto agli uomini dalle forze del male.
Già nel ventesimo secolo l’ordine mercantile si dà da fare per svuotare la sessualità del suo ruolo riproduttivo, rendendo artificiale la maternità con tecniche sempre più sofisticate: pillola, parto prematuro, fecondazione in vitro, madre in affitto. Nell’Iperimpero, l’ordine Mercantile si spingerà fino a dissociare riproduzione e sessualità: la sessualità sarà il regno del piacere, la riproduzione quello delle macchine.
L’uomo ormai staccato da sé stesso cercherà persino di organizzare il superamento della specie umana con una forma di vita e di intelligenza diversa, superiore. Un’ intelligenza che presto sarà in grado di creare più velocemente dell’uomo e che renderà inutili le formazioni più sofisticate.
L’uomo fabbricato ormai come un artefatto non conoscerà la più la morte, sull’esempio di tutti gli oggetti industriali, non potrà più morire dal momento che non sarà mai nato.
Ma quest’ultimo omicidio non avrà luogo, perché l’uomo avrà saputo resistere a questa prospettiva, resiste già: dopo la violenza del denaro intorno al 2050 arriverà, anzi è già arrivata quella delle armi.
Quarta ondata di futuro: l’iperconflitto (2050-2060)
L’uomo verrà costruito su misura ed adattato alle esigenze del sistema. Si andrà incontro così allo scioglimento dell’iperimpero ed il mondo policentrico entrerà in crisi, i vari attori sociali si alleeranno tra loro e dichiareranno guerra ad altri gruppi.
Gli eserciti privati, i mercenari, i terroristi tenteranno di insediarsi, i regimi totalitari si elimineranno tra loro, i terroristi islamici si alleeranno con cartelli della droga, avranno luogo contemporaneamente guerre calde e fredde, private e statali, le religioni si contrapporranno tra loro, alcuni teologi vedranno il segno dello scoppio della Battaglia che nella Bibbia indica la fine dei tempi. Quella che per gli ebrei deve condurre alla venuta del Messia, per i cristiani il suo ritorno, per i musulmani il ritorno dell’ Imam, per gli Indù la venuta di Kalki.
Tutti andranno in battaglia con lo stesso obiettivo: la vittoria del bene sul male e questo porterà la tragedia dell’uomo che, come la storia insegna, quando può fare qualcosa, finisce sempre per farla.
Per usare un’aforisma di Einstein:” Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale ma certamente la quarta guerra mondiale si combatterà con la clava”.
Quinta ondata di futuro: l’iperdemocrazia (2060)
Attali rimane comunque positivo, è convinto che l’uomo cercherà di resistere all’alienazione da se stesso e intorno al 2060 si creerà l’iperdemocrazia che avrà come unico obiettivo: l’altruismo che condurrà alla soppressione di tutte le munizioni infamanti violente, alla reclusione e l’altruismo diventerà la forma più intelligente di egoismo.
Le Istituzioni saranno planetarie ed inizieranno ad affermarsi molto prima del 2060 proprio per evitare l’iperconflitto e portare il genere umano alla salvezza.
Riflessioni: Ho voluto fare questo excursus perché condivido molto di ciò che dice Attali ma non sono d’accordo sulla salvezza dell’uomo o per lo meno, prima di arrivare alla salvezza l’uomo si spingerà talmente vicino al punto di non ritorno da mettere appunto in dubbio la sua stessa salvezza.
Partiamo dal presupposto che:
Le condizioni in media della popolazione mondiale sono migliorate con una percentuale del 10% circa ancora nella povertà assoluta;
L’alfabetizzazione è prossima al 90% questo rende la gente meno soggetta alla manipolazione anche se non è omogenea in tutto il mondo e non basta ovviamente saper leggere e scrivere per non lasciarsi manipolare.
La mortalità infantile è quasi nulla!
La libertà, la democrazia, i diritti civili negli ultimi due secoli sono stati conquistate da una parte cospicua della popolazione mondiale.
L’aumento vertiginoso della popolazione mondiale, c’è stato perché mentre la scienza portava a ridurre la mortalità infantile ed allungare le prospettive di vita, le donne continuavano ad avere almeno 5 figli a testa perché ancora convinte che la metà sarebbe morta. Ma ciò sta cambiando velocemente e c’è una progressione quasi geometrica: mentre nei paesi industrializzati ci sono voluti 95 anni perché la fertilità scendesse da sopra 6 bambini a meno di 3 figli per donna, gli altri paesi hanno raggiunto questo passaggio in maniera molto più
veloce : la Corea del Sud è passato da più di 6 figli per donna a meno del 3 in appena 18 anni, l’Iran ha raggiunto
addirittura in soli 10 anni. Questo porterà ad una riduzione del tasso di crescita mondiale fino a farlo diventare negativo:
Ed anche questo aspetto, a mio modesto avviso, subirà un’accelerazione più marcata rispetto allo studio pubblicato, il motore di questa accelerazione?!? Il capitalismo e l’egoismo.
Il mio presupposto di partenza è questo: una qualsiasi razza animale lasciata libera di svilupparsi, in maniera del tutto incontrollata e collocata in cima alla catena alimentare, raggiungerà un livello tale di densità popolazione da autodistruggersi. L’uomo è assolutamente un animale con l’aggravante, in questo caso, della capacità di pensare.
Detto ciò sono convinto che, l’unico modo per evitare l’autodistruzione sia creare delle Istituzioni planetarie, controllare e pianificazione le nascite, così come avviene per le specie animali.
Il controllo dovrà garantire che nessuna specie si estingua quindici sarà un organo di vigilanza planetario.
Sono altresì convinto che la politica di inclusione portata avanti dal capitalismo, renderà già il singolo sempre più restio alla prole, questo affiancato alle Istituzioni con lo stesso compito, porteranno una rapida riduzione della popolazione mondiale.
Le nascite saranno consentite a seconda delle necessità dell”umanità tutta.
Decidendo razza, sesso, e probabilmente anche caratteristiche psico-fisiche.
Gli Stati non saranno più delineati da frontiere in quanto, succede già oggi, gli uomini ed i mezzi andranno dove trovano le migliori possibilità di sviluppo. Per sviluppo ai giovani (validi) del domani non basteranno, fortunatamente, solo i soldi e lo sviluppo economico, ma vorranno lo sviluppo come persona, qualità della vita, realizzazione a 360°.
Fare i soldi non basterà più!
I giovani validi andranno dove c’è libertà di pensiero, libertà di azione, dove la presenza dello Stato è impercettibile, dove lo Stato non controlla la vita sociale degli individui perché saranno in grado di farlo da soli.
Il singolo finalmente potrà sposare e perseguire un’unica causa: LA SUA!
Purtroppo, però, sono antresì convinto che prima che ciò accada, l’uomo debba liberarsi di quell’ammasso di carne umana informe che si porta dietro sotto forma di marmaglia; il capitalismo dovrà accettare che la popolazione e quindi i consumatori non potranno aumentare in eterno e trovare forme di sviluppo e di redditività diverse; dovrà altresì rinunciare/limitare la politica di inclusione perché troppo costosa e lenta.
Perché il capitalismo, gli Stati e l’attuale establishment accettino tutto ciò, bisogna che l’uomo arrivi a percepire la sua possibile autodistruzione ed estinzione, quindi non è escluso, tra l’altro è anche il modo più veloce per giungere ad una nuova consapevolezza di se e dell’umanità tutta, una rinascita e sviluppo del più becero protezionismo, ricomparsa di regimi totalitari e guerre globali per garantirsi le risorse primarie del pianeta. Un ruolo importante in questa fase di transizione l’avranno anche le religioni e lo scontro sarà inevitabile, questo unito a carestie ed epidemie dovute anche al sempre più difficile accesso all’acqua potabile, nelle parti più povere del globo, porterà la popolazione mondiale nell’arco di qualche decennio a tornare intorno ai 4/4,5 mld di individui, da lì si stabilizzerà probabilmente per poi tornare seppur lentamente a decrescere per la nuova consapevolezza acquisita dall’uomo.
L’uomo finalmente conoscerà e vivrà all’interno di una forma di governo ANARCHICA nell’accezione proudhoniana del termine e cioè self-government:
“ Forma di governo o di costituzione nella quale la coscienza pubblica e privata, formata dallo sviluppo della scienza e del diritto, basta da sola a mantenere l’ordine e a garantire tutte le libertà.»
Questa forma di governo sarà inserita all’interno di un sistema MUTUALISTICO PLANETARIO .
ELO
Bibliografia:
Jacques Attalì ” Breve storia del futuro”
Max Roses ” The short history of global living conditions and why it matters that we know it”
OurWorldingDate.org ” Proiection for 2015 – 2100 world popolation
OurWorldingDate.org: ” World population growth rate 1750-2100
Pierre-Joseph Proudhon: ” Del principio federativo”
Stirner: “l’Unico e la sua proprietà”